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Lo Stato azionista:
CDP per il Paese

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Come opera una delle principali realtà finanziarie del Paese a partecipazione pubblica?

Quali sono i possibili sviluppi evolutivi che potrebbero interessarla, anche alla luce di un più rilevante e strutturale ruolo attribuitole nell’attuazione del PNRR?

Spazio Aperto ha focalizzato la sua analisi su Cassa depositi e prestiti S.p.A. (CDP) e ha passato in rassegna le modalità con cui lo Stato, attraverso di essa, interviene nell’economia reale e in particolare nell’azionariato del tessuto imprenditoriale con finalità “promozionali”, ovvero, di supporto o di rilancio della competitività delle aziende, parimenti a quanto avviene in Francia , tramite la CDC - Caisse des dépôts et consignations e BPI-France, in Germania, con KfW – Kreditanstalt für Wiederaufbau, piuttosto che, a livello sovranazionale ed europeo, con la BEI - European Investment Bank e con il FEI – European Investment Fund.

 

Particolare attenzione è stata posta nell’analizzare la governance di CDP, controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze, ma con la presenza di azionisti di minoranza di natura privatistica quali le fondazioni di origine bancaria, i meccanismi di presidio garantiti al Parlamento mediante apposita commissione, nonché di vigilanza contabile affidata alla magistratura della Corte dei Conti.

 

L’articolazione normativa e operativa di CDP è particolarmente complessa: Spazio Aperto ne ha tracciato l’identikit ascrivendolo a quello di “Istituto di promozione e sviluppo” del Paese, così come individuata a livello europeo, rispetto al concetto di “Banca pubblica”, mostrando le potenzialità della prima e i limiti della seconda, soprattutto quando tale “banca” assume la connotazione di “banca d’investimento”.

 

Dalla disamina è emerso che CDP in qualità di azionista o di investitore nel capitale di rischio in imprese (direttamente o indirettamente tramite schemi di investimento collettivo) è in larga parte assimilabile alle “cugine” francese e tedesca, sebbene emergano due sostanziali differenze:

 

  1. Il peculiare assetto di governance, con riferimento al ruolo del vertice aziendale e del coordinamento con l’azionista di riferimento (Ministero dell’economia e delle finanze).
     

  2. L’ampiezza dell’intervento diretto nel capitale delle imprese, anche rispetto alla dotazione patrimoniale della CDP e relativa finalità/ambizione o “mission” sottesi a tali interventi.

 

Analizzando in dettaglio queste differenze e i relativi profili di criticità che, da lungo tempo, sono oggetto di dibattito in diverse sedi, Spazio Aperto propone alcune considerazioni “evolutive” sul ruolo di CDP nel capitale delle imprese, dai cosiddetti “Campioni Nazionali” alle start-up, in una fase storica cruciale per il rilancio della competitività delle imprese italiane ed europee.  

 

Se vuoi saperne di più scarica la proposta estesa (.pdf).

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